2 giugno 2022, Sottomarina

2 giugno 2022, Sottomarina

Per chi non lo sapesse, ci sono 3 strade, anzi 5 strade per andare a Sottomarina (Chioggia) per coloro che arrivano da ovest: le 3 principali sono la Romea, la strada che arriva da Conselve (quella del ristorante da Toni, come la chiamiamo noialtri della Bassa Veronese) e la strada vecchia con tanto di platani che ombreggiano la strada.

E poi ci sono 2 strade che costeggiano il Bacchiglione, il fiume che passa per Vicenza.

Sono vie realizzate sugli argini, quella a sinistra è asfaltata e passa anche vicino a una mega discarica moderna per le immondizie mentre l’altra è praticamente una strada sterrata con tanto di giara ed erba in mezzo alla carreggiata.

Oggi per la prima volta l’ho dovuta prendere per poter arrivare a Sottomarina con le mie sorelle, dato che dopo essere state ferme per quasi un’ora per una inspiegabile coda sulla strada vecchia, ho deciso di girare la macchina e affrontare lo sterrato.

È stato in assoluto la prima volta che mi capitava di trovare coda sulla strada vecchia, una coda che non procedeva per parecchi minuti e che avanzava solo dopo che qualcuno girava la macchina per fare strade alternative.
Per fortuna che all’inizio della colonna c’è un bar dove ci siamo fermate per un caffè e per il pipì stop: sicuramente non sarei riuscita a resistere dopo aver bevuto quasi un litro di acqua!

Restando ferma parecchi minuti, vedevo sfrecciare le auto sull’argine, alzando un gran polverone. Dopo 45 minuti di lento avanzamento, decido di fare a modo mio e di intraprendere la nuova avventura.

Giro l’auto e seguo chi ,come me, non ce la faceva più a stare fermo. E così scopro che nel paesino di Ca’ bianca c’è l’accesso all’argine, con tanto di divieto 🚫 Per fortuna che l’ho notato solo io e ho taciuto per paura che una delle due sister cominciasse a dire di non volere infrangere la legge.

La strada era abbastanza buona, se non fosse stato per l’erba in mezzo alla carreggiata che toccava il fondo dell’auto e per qualche avvallamento che faceva produrre rumori strani all’auto e alle sorelle.

Qualche metro prima di arrivare alla fine della strada, vedo in mezzo alla polvere un povero Cristo che in bici si stava beccando tutta la polvere del mondo, oltre a urlare anatemi a destra e a manca.
A noi ha urlato: “brave! brave!”
Poverino…mi è spiaciuto averlo fatto arrabbiare e impolverare!
Una volta immessa nella strada asfaltata, fregandomene di precedenze, ho impiegato solo 10 minuti ad arrivare a destino.

Cosa ho imparato da questa avventura? Che il detto “mai lasciare la vecchia strada per quella nuova” non è sempre veritiero…probabilmente sarei ancora in colonna se avessi dato ascolto a questo detto antico!

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