Il gregario ebanista…

Il gregario ebanista…


Oggi ho incontrato un artista del legno, un ex gregario nel ciclismo ma vero protagonista nella sua attività di mastro falegname o meglio, di ebanista.
Sono stata a vedere le sue opere, mobili che, per sfida giornaliera del Sig. Luciano, non hanno nessun chiodo che li tiene insieme ma sapienti operazioni di incastri e di lotta contro la forza di gravità.

La passione del Sig. Luciano è immensa, le sue opere trasmettono senza difficoltà le onde energetiche del suo Io, in tutta la sua unicità e interezza.
Oltre ai mobili, il Sig. Luciano crea, da una radice di pianta (soprattutto olivo) che nessuno vuole, delle opere che trasudano della sua Anima: donne, uomini, animali, cose e oggetti escono come per incanto dallo scalpellino che segue e trasforma le linee del legno.
Il Sig. Luciano non sa come avvengono questi miracoli, ancora oggi si chiede cosa sia quell’istinto (dell’Innato, aggiungo io) che gli fa trasformare un brutto pezzo si legno, che nessuno vuole perché inservibile per tutti, in uno specchio della sua Anima.
È talmente un tutt’uno con le sue creature che quando gli ho chiesto se sarebbe capace di separarsene, non ha saputo rispondere subito, sicuramente bloccato da un piccolo nodo alla gola. E allora li ho capito.
Ho compreso che quei pezzi unici, ognuno con la propria storia e con il suo pezzo di Anima, difficilmente avrebbero visto la luce al di fuori di quel magazzino.
E con il cuore in mano glielo detto.
“Secondo me, Sig. Luciano, non sarà in grado di separarsene…lì dentro c’è Lei, con le sue paure e le sue gioie.”

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