30 Mag 30 maggio, la parola di oggi è Giovanna
Lunedì, terza settimana.
Sono uscita con 10 minuti di ritardo stamattina, ho spento la sveglia un paio di volte.
È lunedì anche per quei neuroni che vorrebbero andare a camminare ogni mattina.
Ieri non sono riuscita ad andare a letto prima di mezzanotte e oggi la giornata domenicale passata al lago in compagnia degli amici parmigiani si è fatta sentire.
Aprendo le finestre, come faccio ogni mattina, ho sentito l’aria fresca e ho visto l’asfalto bagnato. Urca, ha piovuto un po’ stanotte e quindi la mia idea di andare camminare in mezzo ai vigneti vicini alla pista ciclabile si è nebulizzata.
Le nuvole basse rendono il monte Baldo un po’ strano…sembra che le cime emergano dalla panna montata. È il monte che sorge a sinistra del Lago di Garda, ci sono stata solo un paio di volte perché preferisco andare sul Carega.
Stamattina pensavo di non incontrare nessuno dei “soliti” e invece è arrivata una delle due donne loquaci (la più bassa) e Giovanna, la nonnina che mi ha chiesto vita, morte e miracoli riguardo alla mia esistenza. Stamane Giovanna è da sola, il marito è rimasto a casa per preparare il giardino pronto per essere tagliato. Mi racconta Giovanna che abita alla Prova di San Bonifacio e che arrivano a piedi per venire a camminare sulla pista ciclabile dietro casa mia.
Uaccibù, penso, questa si fa come minimo 12 km al giorno!
Ha detto che anche lei ha i suoi acciacchi ma la sua paura più grande è di dover fare le protesi alle gambe: molti suoi coetanei ( lei ha 75 anni) l’hanno già fatta…
Saluto Giovanna e torno a casa per iniziare la mia giornata lavorativa dopo la colazione che il nutrizionista mi ha indicato. A dire il vero non ho cambiato nulla della colazione che già facevo: latte di riso o spremuta di arancio, 3 fette biscottate con marmellata.
La dieta prosegue bene, a parte qualche incomprensione tra me e chi mi invita a cena o a pranzo. Ma penso che sia normale, le cose devono si devono assestare…
No Comments